giovedì 31 dicembre 2020

Cantiamo il Te Deum di ringraziamento e leggiamo il #Vangelo: "E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi." (Gv 1,1-18) 31 Dicembre 2020

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GIOVEDÌ 31 DICEMBRE 2020


ll Te Deum (estesamente Te Deum laudamus, "Dio ti lodiamo") è un inno cristiano di ringraziamento che viene tradizionalmente cantato la sera del 31 dicembre, per ringraziare dell'anno appena trascorso durante i primi vespri della solennità di Maria Ss. Madre di Dio oppure in altre particolari occasioni solenni come nella Cappella Sistina ad avvenuta elezione del nuovo pontefice, prima che si sciolga il conclave oppure a conclusione di un Concilio.



L’inno si può dividere in tre parti:

-La prima parte, fino a Paraclitum Spiritum, è una lode trinitaria indirizzata al Padre. Letterariamente è molto simile ad un’anafora eucaristica, contenendo il triplice Sanctus.

-La seconda parte, da Tu rex gloriæ a sanguine redemisti, è una lode a Cristo Redentore.

-La terza parte, da Salvum fac, è un seguito di suppliche e di versetti tratti dal libro dei salmi.



Te Deum (in italiano)




Noi ti lodiamo, Dio  ti proclamiamo  Signore. 
O eterno Padre,  tutta la terra ti adora. 
  
A te cantano gli angeli  e tutte le potenze dei cieli: 
Santo, Santo, Santo  il Signore Dio dell'universo. 
  
I cieli e la terra  sono pieni della tua gloria. 
Ti acclama il coro degli apostoli e la candida schiera dei martiri; 
  
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; 
la santa Chiesa proclama la tua gloria, 
adora il tuo unico figlio, 
e lo Spirito Santo Paraclito. 
  
O Cristo, re della gloria,  eterno Figlio del Padre, 
tu nascesti dalla Vergine Madre  per la salvezza dell'uomo. 
  
Vincitore della morte, 
hai aperto ai credenti il regno dei cieli. 
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. 
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi. 
  
Soccorri i tuoi figli, Signore, 
che hai redento col tuo sangue prezioso. 
Accoglici nella tua gloria 
nell'assemblea dei santi. 
  
Salva il tuo popolo, Signore, 
guida e proteggi i tuoi figli. 
Ogni giorno ti benediciamo, 
lodiamo il tuo nome per sempre. 
  
Degnati oggi, Signore,  di custodirci senza peccato. 
Sia sempre con noi la tua misericordia:  in te abbiamo sperato. 
  
Pietà di noi, Signore, pietà di noi. 
Tu sei la nostra speranza,  non saremo confusi in eterno.

Te Deum (in latino)




Te Deum laudámus:  te Dóminum confitémur. 
Te ætérnum Patrem,  omnis terra venerátur. 
Tibi omnes ángeli, 
tibi cæli et univérsæ potestátes: 
tibi chérubim et séraphim  
incessábili voce proclamant: 
  
Sanctus, Sanctus, Sanctus  
Dóminus Deus Sábaoth. 
Pleni sunt cæli et terra maiestátis glóriæ tuae. 
Te gloriósus Apostolórum chorus, 
te prophetárum laudábilis númerus, 
te mártyrum candidátus laudat exércitus. 

Te per orbem terrárum 
sancta confitétur Ecclésia, 
Patrem imménsæ maiestátis; 
venerándum tuum verum et únicum Fílium; 
Sanctum quoque Paráclitum Spíritum. 
  
Tu rex glóriæ, Christe. 
Tu Patris sempitérnus es Filius. 
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem, 
non horruísti Virginis úterum. 
Tu, devícto mortis acúleo, 
aperuísti credéntibus regna cælórum. 
Tu ad déxteram Dei sedes, in glória Patris. 
Iudex créderis esse ventúrus. 
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni, 
quos pretióso sánguine redemísti. 
ætérna fac cum sanctis tuis in glória numerári. 
  
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, 
et bénedic hereditáti tuæ. 
Et rege eos, et extólle illos usque in ætérnum. 
Per síngulos dies benedícimus te; 
et laudámus nomen tuum in sæculum, 
et in sæculum sæculi. 
Dignáre, Dómine, die isto 
sine peccáto nos custodíre. 
Miserére nostri, Dómine, miserére nostri. 
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, 
quemádmodum sperávimus in te. 
In te, Dómine, sperávi: 
non confúndar in ætérnum.




Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio.

Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà:

Consigliere mirabile. (Is 9,5)

 

Prima Lettura

Avete ricevuto l'unzione dal Santo e tutti avete la conoscenza.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

1Gv 2,18-21

 

Figlioli, è giunta l'ultima ora. Come avete sentito dire che l'anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l'ultima ora.

Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.

Ora voi avete ricevuto l'unzione dal Santo, e tutti avete la conoscenza. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità.


Parola di Dio


Salmo Responsoriale

Dal Sal 95 (96)

R. Gloria nei cieli e gioia sulla terra.


Cantate al Signore un canto nuovo,

cantate al Signore, uomini di tutta la terra.

Cantate al Signore, benedite il suo nome,

annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. R.

 

Gioiscano i cieli, esulti la terra,

risuoni il mare e quanto racchiude;

sia in festa la campagna e quanto contiene,

acclamino tutti gli alberi della foresta. R.

 

Davanti al Signore che viene:

sì, egli viene a giudicare la terra;

giudicherà il mondo con giustizia

e nella sua fedeltà i popoli. R.


Alleluia, alleluia.


Il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi.

A quanti lo hanno accolto

ha dato il potere di diventare figli di Dio. (Gv 1,14a.12a)


Alleluia.


Vangelo

Il Verbo si fece carne.



+Dal Vangelo secondo san Giovanni

Gv 1,1-18

 

In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

 

Egli era, in principio, presso Dio:

tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

 

In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l'hanno vinta.

 

Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

 

Veniva nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

Venne fra i suoi,

e i suoi non lo hanno accolto.

 

A quanti però lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

 

E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

 

Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di lui che io dissi:

Colui che viene dopo di me

è avanti a me,

perché era prima di me».

 

Dalla sua pienezza

noi tutti abbiamo ricevuto:

grazia su grazia.

Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,

la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

 

Dio, nessuno lo ha mai visto:

il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre,

è lui che lo ha rivelato.


Parola del Signore


Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito,
perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. (1Gv 4,9)


Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia. (Gv 1,16)

domenica 27 dicembre 2020

Preghiere per la famiglia

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PREGHIERA PER LA FAMIGLIA 

(composta da Papa Giovanni Paolo II)


Dio, dal quale proviene ogni paternità

in cielo e in terra,

Padre, che sei Amore e Vita,

fa’ che ogni famiglia umana sulla terra diventi,

mediante il Tuo Figlio, Gesù Cristo, “nato da Donna”

e mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità.


Un vero santuario della vita e dell’amore

per le generazioni che sempre si rinnovano.

Fa’ che la tua grazia guidi i pensieri e le opere

dei coniugi verso il bene delle loro famiglie

e di tutte le famiglie del mondo.


Fa’ che le giovani generazioni

trovino nella famiglia un forte sostegno

per la loro umanità e la loro crescita

nella verità e nell’amore.


Fa’ che l’amore,

rafforzato dalla grazia del sacramento del Matrimonio,

si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi,

attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie.


Per Cristo nostro Signore, che è la Via,

la Verità e la Vita

nei secoli dei secoli. Amen.


PREGHIERA ALLA SANTA FAMIGLIA,

SUBLIME MODELLO DELLE FAMIGLIE CRISTIANE

(composta da Papa Pio XII)


O Sacra Famiglia, Trinità della terra,

o Gesù, Maria e Giuseppe,

sublimi Modelli delle famiglie cristiane,

a Voi ricorriamo,

non solo per confortarci con la soave contemplazione

dei vostri amabili esempi,

ma anche per implorare la vostra protezione

e promettervi costante fedeltà nel sentiero che ci indicate.

Aiutaci Tu, o Giuseppe,

specchio della più ammirabile paternità

nella cura assidua

che sapesti prestare al Salvatore e alla Vergine,

seguendo fedelmente le ispirazioni divine;

vieni in nostro soccorso, o Maria,

la più pura di tutte le spose e di tutte le madri;

assistici Tu, o Gesù, che volesti farti il più sottomesso dei figli!

Siate tutti e tre sempre a noi vicini,

nelle ore liete e nelle tristi,

nei nostri lavori e nel nostro riposo,

nelle nostre ansie e nelle nostre speranze!

E otteneteci che tutti i focolari,

santi a imitazione del vostro,

siano per tutti i loro membri scuole di virtù,

asili di santità,

cammino sicuro verso quella eterna beatitudine,

che per vostra intercessione fiduciosamente speriamo!

Così sia.


ATTO DI CONSACRAZIONE DELLA FAMIGLIA

ALLA SANTA FAMIGLIA

(composta da  Leone XIII)


O Gesù, Redentore nostro amabilissimo,

che venuto ad illuminare il mondo

con la dottrina e con l’esempio

volesti passare la maggior parte della tua vita terrena

umile e soggetto a Maria e a Giuseppe

nella povera Casa di Nazareth,

santificando quella Famiglia

che doveva essere l’esempio di tutte le famiglie cristiane,

accogli benigno la nostra famiglia,

che ora a Te si affida e si consacra!

Difendila, custodiscila, stabilisci in essa il tuo santo timore,

la pace e la concordia della carità cristiana affinché,

uniformandoci al divino Modello della tua Famiglia,

possiamo conseguire insieme,

nessuno escluso, la beatitudine eterna.

O Maria, Madre amorosa di Gesù e Madre nostra,

con la tua pietosa intercessione,

rendi accetta a Gesù questa umile offerta

ed ottienici le sue grazie e benedizioni!

O Giuseppe, Custode santissimo di Gesù e di Maria,

aiutaci con le tue preghiere

in ogni necessità spirituale e materiale

affinché possiamo, con Maria e con Te,

benedire eternamente il nostro Redentore Gesù!

Amen.


PREGHIERA ALLA SANTA FAMIGLIA,

PER IL DONO DELLE VOCAZIONI RELIGIOSE

(composta dal Beato Giovanni Paolo II)


 O Santa Famiglia di Nazareth,

comunità d’amore di Gesù, Maria e Giuseppe,

suscita nell’animo dei giovani

una coscienza retta ed una volontà libera

perché, crescendo in sapienza, età e grazia,

accolgano generosamente il dono

della vocazione divina!

Santa Famiglia di Nazareth,

fa’ che noi tutti, contemplando ed imitando

la preghiera assidua,

l’obbedienza generosa,

la povertà dignitosa

e la purezza verginale vissuta in Te,

ci disponiamo a compiere la Volontà di Dio

e ad accompagnare

con previdente delicatezza

quanti tra noi sono chiamati

a seguire più da vicino il Signore Gesù,

che per noi ha dato se stesso!

Amen.



Qui troverete un approfondimento sulla Festa della Santa Famiglia.


Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

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Festa della SANTA FAMIGLIA di

GESÙ, MARIA e GIUSEPPE



Dopo il Natale osserviamo Gesù crescere con Maria e Giuseppe, testimoni quotidiani di fede

Di solito, posta al centro, o a lato del presepe, è lei che cattura l’attenzione di tutti, grandi e bambini: è la Sacra Famiglia. Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù, appena nato, catalizzano l’attenzione di chiunque si metta di fronte alla rappresentazione del Natale per eccellenza, il presepe. L’immagine è tenera, vera, e luminosa. Le figure di questa “speciale” famiglia, sono al centro di ogni altro personaggio, di ogni altra statuetta, che anima il presepe: la Sacra Famiglia, ne è il cuore, pulsante e vivo, anche nella immobilità di tutto lo scenario.

La festa della Sacra Famiglia di Gesù, cade nel tempo di Natale del rito latino. Secondo il calendario della forma ordinaria del rito romano, tale festa è posta nella domenica che intercorre tra il Natale e il Capodanno. In assenza della domenica, si festeggia il 30 dicembre. Nella forma straordinaria del rito romano, la festa della Sacra Famiglia cade nella domenica fra l'ottava dell'Epifania. Nel rito ambrosiano la ricorrenza viene celebrata nella terza o quarta domenica successiva all’Epifania. La festa della Sacra Famiglia fu introdotta nella liturgia cattolica - solo localmente - nel XVII secolo. Nel 1895 la data fissata per tale festa era la terza domenica dopo l'Epifania. Soltanto nel 1921 - grazie a papa Benedetto XV - la celebrazione fu estesa a tutta la Chiesa. Fu papa Giovanni XXIII a modificarne ulteriormente la data spostandola alla prima domenica dopo l'epifania. In fine dobbiamo alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II, l’attuale posizione nel calendario.

In questa importante festa, la Sacra Famiglia, è vista nel ricordo della vita di tutti i giorni: mentre vede crescere Gesù, nella sua quotidiana semplicità. E la sua eccezionalità - potremmo dire - risiede proprio in questi gesti domestici, esempio per tutte le famiglie del mondo. Una delle più poetiche descrizioni di questa “scena”, la dobbiamo a papa Paolo VI che in un famoso discorso del 5 gennaio 1964, si espresse con queste indelebili e - sempre attuali - parole:

“La casa di Nazareth è la scuola dove si è iniziati a comprendere la vita di Gesù, cioè la scuola del Vangelo. Qui si impara ad osservare, ad ascoltare, a meditare, a penetrare il significato così profondo e così misterioso di questa manifestazione del Figlio di Dio tanto semplice, umile e bella. (...) Qui tutto ha una voce, tutto ha un significato. Qui, a questa scuola, certo comprendiamo perché dobbiamo tenere una disciplina spirituale, se vogliamo seguire la dottrina del Vangelo e diventare discepoli del Cristo. Oh! come volentieri vorremmo ritornare fanciulli e metterci a questa umile e sublime scuola di Nazareth! (...) In primo luogo essa ci insegna il silenzio. Oh! se rinascesse in noi la stima del silenzio, atmosfera ammirabile ed indispensabile dello spirito: mentre siamo storditi da tanti frastuoni, rumori e voci clamorose nella esagitata e tumultuosa vita del nostro tempo. (...) Qui comprendiamo il modo di vivere in famiglia. Nazareth ci ricordi cos’è la famiglia, cos’è la comunione di amore, la sua bellezza austera e semplice, il suo carattere sacro ed inviolabile; ci faccia vedere com’è dolce ed insostituibile l’educazione in famiglia, ci insegni la sua funzione naturale nell’ordine sociale.

Infine impariamo la lezione del lavoro. Oh! dimora di Nazareth, casa del Figlio del falegname! Qui soprattutto desideriamo comprendere e celebrare la legge, severa certo ma redentrice della fatica umana; qui nobilitare la dignità del lavoro in modo che sia sentita da tutti; ricordare sotto questo tetto che il lavoro non può essere fine a se stesso, ma che riceve la sua libertà ed eccellenza, non solamente da quello che si chiama valore economico, ma anche da ciò che lo volge al suo nobile fine; qui infine vogliamo salutare gli operai di tutto il mondo e mostrar loro il grande modello, il loro divino fratello, il profeta di tutte le giuste cause che li riguardano, cioè Cristo nostro Signore”.

La citazione è sicuramente lunga, ma fra tutte le descrizioni della Sacra Famiglia che la “letteratura cattolica” ci ha lasciato, questa è - sicuramente - una delle più significative, una delle più complete, per entrare nel pieno della festa di oggi. Ma, soprattutto, visto la contemporaneità che stiamo vivendo, ci offre spunti di riflessione profonda. In questa pagina, infatti, troviamo - condensati - tutti gli insegnamenti che dovremmo tenere nel cuore, sempre. E, per quanto possibile, farli divenire vita quotidiana, vita domestica, nella semplicità dell’Amore. 


Significato della Festa 

Il significato della festa è molto importante in quanto dopo aver visto la Sacra Famiglia dare alla luce e accudire il neonato Gesù a Nazareth, in questa festività la si può ammirare e ricordare nella vita di tutti i giorni, mentre vede crescere il Cristo. L'eccezionalità di tale famiglia risiede soprattutto nel fatto che i gesti quotidiani che in qualsiasi focolare domestico erano e sono ancora oggi svolti, coincidono allo stesso tempo con il pregare, amare, adorare il proprio Dio, comunicando con suo figlio incarnato in terra. Accudendo Gesù, lavandolo e giocando insieme a lui la Madonna e San Giuseppe mettevano in pratica i dovuti atti di culto, rappresentando il punto d'inizio per ogni famiglia cristiana, del tempo e odierna, che viveva ogni istante della giornata come un sacramento.

La celebrazione fu istituita per dare un esempio e un impulso all’istituzione della famiglia, cardine del vivere sociale e cristiano, prendendo a riferimento i tre personaggi che la componevano, figure eccezionali sì ma con tutte le caratteristiche di ogni essere umano e con le problematiche di ogni famiglia. La festa ha quindi come obiettivo quello di conferire un esempio a tutte le famiglie cristiane, che avrebbero potuto guardare con orgoglio al nucleo familiare che fu di Cristo il quale era caratterizzato da tutte le normali problematiche che chiunque si trova ad affrontare. Maria seguì lo sposalizio con Giuseppe, seguendo la legge ebraica, ma soprattutto il grande piano del suo Dio, conservando però la propria verginità. In seguito alla Visitazione a Sant'Elisabetta iniziò a sentire i chiari segni di una gravidanza, giungendo infine a dare alla luce il Figlio del Signore. Prima dell'età adulta raggiunta da Gesù, la Madonna viene citata in alcuni Vangeli per un episodio accaduto durante l'adolescenza di Cristo (al tempo dodicenne), che si intrattenne al tempio con i dottori, mentre i suoi genitori penavano ormai da tre giorni nel cercarlo senza sosta.

 

Ecco un'omelia di San Giovanni Paolo II sulla Santa Famglia di Nazareth 

(ANGELUS, Domenica, 31 dicembre 1989)

Carissimi fratelli e sorelle.

La festa odierna c’invita a contemplare la Santa Famiglia di Giuseppe, Maria e Gesù e ad ammirarne l’armoniosa intesa e il perfetto amore. Nella luce di quel modello noi possiamo meglio comprendere il valore dell’istituzione familiare e l’importanza della sua serena convivenza.

Dal racconto biblico della creazione sappiamo che la famiglia è stata voluta da Dio, quand’egli creò l’uomo e la donna e, benedicendoli, disse: “Siate fecondi e moltiplicatevi” (Gen 1, 28).

La grazia di Cristo, poi, trasmessa mediante il sacramento del Matrimonio, rende le famiglie capaci di realizzare l’unione alla quale sono chiamate. In particolare, le famiglie cristiane sono impegnate a riprodurre l’ideale enunciato da Gesù nella preghiera sacerdotale: “Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola” (Gv 17, 21). Colui che fece questa preghiera ottenne col suo sacrificio un dono speciale di unità per tutte le famiglie.

Il Figlio di Dio divenne sacerdote nell’Incarnazione, ma proprio in virtù di tale ministero ebbe bisogno di una educazione familiare. Gesù obbediva a Maria e a Giuseppe: “Stava loro sottomesso”, dice il Vangelo (Lc 2, 51). Questa sottomissione contribuiva all’unione del Bambino con i suoi genitori e al clima di perfetta intesa che regnava nella casa di Nazaret.

L’educazione ricevuta in famiglia preparò di fatto Gesù alla missione che doveva compiere sulla terra, secondo la rivelazione dell’angelo al momento dell’Annunciazione. Fu quindi una formazione al compimento del suo ministero sacerdotale, più particolarmente all’offerta del sacrificio di se stesso al Padre.

Viene così illuminato il ruolo della famiglia cristiana nello sviluppo delle vocazioni sacerdotali. 

La vocazione è una chiamata che viene dal potere sovrano e gratuito di Dio. Ma tale chiamata deve aprirsi una strada nel cuore; deve entrare nelle profondità del pensiero, del sentimento, della volontà del soggetto, per giungere ad influenzarne il comportamento morale. Il giovane ha bisogno di un ambiente familiare tale, che lo aiuti a prendere coscienza della chiamata e a svilupparne tutte le virtualità.





Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. Leggiamo il #Vangelo: "I miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli." (Lc 2,22-40) 27 Dicembre 2020

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DOMENICA 27 DICEMBRE 2020

DOMENICA FRA L'OTTAVA DI NATALE

SANTA FAMIGLIA DI GESU', MARIA E GIUSEPPE


I pastori andarono, senza indugio,

e trovarono Maria e Giuseppe

e il bambino adagiato nella mangiatoia. (Lc 2,16)

 


Prima Lettura

Uno nato da te sarà tuo erede.

Dal libro della Gènesi

Gen 15,1-6; 21,1-13


In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande».

Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.

Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso.

Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato.

Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito.


Parola di Dio


Salmo Responsoriale

Dal Sal 104 (105)

R. Il Signore è fedele al suo patto.


Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,

proclamate fra i popoli le sue opere.

A lui cantate, a lui inneggiate,

meditate tutte le sue meraviglie. R.


Gloriatevi del suo santo nome:

gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

Cercate il Signore e la sua potenza,

ricercate sempre il suo volto. R.


Ricordate le meraviglie che ha compiuto,

i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,

voi, stirpe di Abramo, suo servo,

figli di Giacobbe, suo eletto. R.


Si è sempre ricordato della sua alleanza,

parola data per mille generazioni,

dell'alleanza stabilita con Abramo

e del suo giuramento a Isacco. R.


Seconda Lettura

La fede di Abrano, di Sara e di Isacco.

Dalla lettera agli Ebrei

Eb 11,8.11-12.17-19


Fratelli, per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava. Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell'età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare. Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.


Parola di Dio


Alleluia, alleluia.


Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi

Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti,

ultimamente, in questi giorni,

ha parlato a noi per mezzo del Figlio. (Eb 1,1-2)


Alleluia.


Vangelo

Il bambino cresceva pieno di sapienza.


+Dal Vangelo secondo san Luca

Lc 2,22-40


Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. 

Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: 

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». 

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». 

C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret.

Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.


Parola del Signore.



Il nostro Dio è apparso sulla terra,

e ha vissuto fra gli uomini. (Cfr. Bar 3,38)


Il padre e la madre di Gesù si stupivano

delle cose dette di lui.

Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua Madre. (Cfr. Lc 2,33-34)





Qui troverete un approfondimento sulla Festa della Santa Famiglia.

Qui alcune preghiere per la famiglia.

venerdì 25 dicembre 2020

#Medjugorje, messaggio del 25 Dicembre 2020: "Pregate, figlioli, affinché Gesù Bambino nasca nei vostri cuori."

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     Messaggio della Regina della Pace a Marija 



Medjugorje, 25 Dicembre 2020
                                   

     



                                                                                      
"Cari figli! Questo è il tempo dell’amore, del calore, della preghiera e della gioia. Pregate, figlioli, affinché Gesù Bambino nasca nei vostri cuori.

Aprite i vostri cuori a Gesù che si dona a ciascuno di voi. Dio mi ha inviato per essere gioia e speranza in questo tempo ed Io vi dico: senza Gesù Bambino non avete né la tenerezza né il sentimento del Cielo, nascosti nel Neonato.

Perciò, figlioli, lavorate su voi stessi. Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all’umanità. La storia sarà vera, ciò che anche oggi si ripete in voi ed attorno a voi.

Lavorate e costruite la pace attraverso il sacramento della confessione. Riconciliatevi con Dio, figlioli, e vedrete i miracoli attorno a voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."








                                                                                                                                      


Per approfondimenti e commenti al messaggio vi invito come sempre a visitare il sito di Radio Maria





Natale del Signore, leggiamo il #Vangelo: "Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia." Lc 2,15-20 (25 Dicembre 2020)

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NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA NOTTE




Il Signore mi ha detto: «Tu sei mio Figlio,
io oggi ti ho generato».
(Sal 2,7)


PRIMA LETTURA
Ci è stato dato un figlio.

Dal libro del profeta Isaìa
Is 9,1-6

Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE
Dal Sal 95

R.Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome. R.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie. R.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta. R.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli. R.


SECONDA LETTURA
E' APPARSA LA GRAZIA DI DIO PER TUTTI GLI UOMINI.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Tt 2,11-14

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

Parola di Dio

Alleuia, alleluia.

Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.   (Cfr Lc 10,2.10-11)

Alleluia.

VANGELO
Oggi è nato per voi un Salvatore.



+Dal Vangelo secondo San Luca
Lc 2,15-20

Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Parola del Signore



Esulta grandemente, figlia di Sion,
giubila, figlia di Gerusalemme!
Ecco, viene il tuo Re, il Santo e Salvatore del mondo. (Zc 9,9)


I pastori se ne tornarono,
glorificando e lodando Dio
per tutto quello che avevano udito e visto.  (Lc 2,20)    



A TUTTI VOI TANTI AUGURI 
DI UN SANTO E SERENO NATALE

giovedì 24 dicembre 2020

Natale del Signore, leggiamo il #Vangelo: "Ecco, vi annuncio una grande gioia, oggi, nella città di Davide, è nato un Salvatore, che è Cristo Signore." (Lc 2,1-14) 24 Dicembre 2020

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NATALE DEL SIGNORE 

MESSA DELLA NOTTE



Il Signore mi ha detto: «Tu sei mio Figlio,
io oggi ti ho generato».    
(Sal 2,7)


PRIMA LETTURA

Ci è stato dato un figlio.

Dal libro del profeta Isaìa
Is 9,1-6

Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE
Dal Sal 95

R.Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome. R.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie. R.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta. R.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli. R.



SECONDA LETTURA
E' APPARSA LA GRAZIA DI DIO PER TUTTI GLI UOMINI.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Tt 2,11-14

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

Parola di Dio


Alleluia, alleluia.

Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.   
(Cfr Lc 10,2.10-11)

Alleluia.

VANGELO

Oggi è nato per voi un Salvatore.


+Dal Vangelo secondo San Luca
Lc 2,1-14

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».

E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Parola del Signore




Il Verbo si fece carne
e noi abbiamo contemplato la sua gloria. 
(Gv 1,14)           
    

Oggi, nella città di Davide,
è nato un Salvatore, che è Cristo Signore. 
(Lc 2,11)   





BUON NATALE A TUTTI



domenica 20 dicembre 2020

IV Domenica di Avvento, leggiamo il #Vangelo: "Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola»." (Lc 1,26-38) 20 Dicembre 2020

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DOMENICA 20 DICEMBRE 2020

IV DOMENICA DI AVVENTO 



Stillate, cieli, dall’alto,

le nubi facciano piovere il Giusto;

si apra la terra e germogli il Salvatore. 

(Cfr. Is 45,8)



Prima Lettura

Il regno di Davide sarà saldo per sempre davanti al Signore.

Dal secondo libro di Samuèle

2Sam 7,1-5.8-12.14.16


Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all'intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va', fa' quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te». Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va' e di' al mio servo Davide: Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me, il tuo trono sarà reso stabile per sempre».


Parola di Dio


Salmo Responsoriale

Dal Sal 88 (89)

R. Canterò per sempre l'amore del Signore.


Canterò in eterno l'amore del Signore,

di generazione in generazione

farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,

perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;

nel cielo rendi stabile la tua fedeltà». R.


«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,

ho giurato a Davide, mio servo.

Stabilirò per sempre la tua discendenza,

di generazione in generazione edificherò il tuo trono». R.


«Egli mi invocherà: Tu sei mio padre,

mio Dio e roccia della mia salvezza.

Gli conserverò sempre il mio amore,

la mia alleanza gli sarà fedele». R.


Seconda Lettura

Il mistero avvolto nel silenzio per secoli, ora è manifestato.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Rm 16,25-27


Fratelli, a colui che ha il potere di confermarvi nel mio vangelo, che annuncia Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero, avvolto nel silenzio per secoli eterni, ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti, per ordine dell'eterno Dio, annunciato a tutte le genti perché giungano all'obbedienza della fede, a Dio, che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli. Amen.


Parola di Dio


Alleluia, alleluia.


Ecco la serva del Signore:

avvenga per me secondo la tua parola. (Lc 1,38)


Alleluia.

 


Vangelo

Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

+Dal Vangelo secondo san Luca

Lc 1,26-38


In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.

Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.


Parola del Signore



Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un Figlio:

lo chiamerà Emmanuele, Dio con noi. 

(Cfr. Is 7,14)



Ecco la serva del Signore:

avvenga per me secondo la tua parola. 

(Lc 1,38)

domenica 13 dicembre 2020

III Domenica di Avvento, #Gaudete. Leggiamo il #Vangelo: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». (Gv 1,6-8.19-28) 13 Dicembre 2020

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 DOMENICA 13 DICEMBRE 2020

III DOMENICA DI AVVENTO – GAUDETE 




Rallegratevi sempre nel Signore, 

ve lo ripeto: rallegratevi. 

Il Signore è vicino. 

(Cfr. Fil 4,4.5)



Prima Lettura

Gioisco pienamente nel Signore.

Dal libro del profeta Isaìa

Is 61,1-2.10-11


Lo spirito del Signore Dio è su di me,

perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione;

mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,

a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,

a proclamare la libertà degli schiavi,

la scarcerazione dei prigionieri,

a promulgare l'anno di grazia del Signore.

Io gioisco pienamente nel Signore,

la mia anima esulta nel mio Dio,

perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,

mi ha avvolto con il mantello della giustizia,

come uno sposo si mette il diadema

e come una sposa si adorna di gioielli.

Poiché, come la terra produce i suoi germogli

e come un giardino fa germogliare i suoi semi,

così il Signore Dio farà germogliare la giustizia

e la lode davanti a tutte le genti.


Parola di Dio


Salmo Responsoriale

Lc 1,46-50.53-54

R. La mia anima esulta nel mio Dio.


L'anima mia magnifica il Signore

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva.

D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. R.


Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente

e Santo è il suo nome;

di generazione in generazione la sua misericordia

per quelli che lo temono. R.


Ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,

ricordandosi della sua misericordia. R.


Seconda Lettura

Spirito, anima e corpo si conservino irreprensibili per la venuta del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

1Ts 5,16-24


Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo!


Parola di Dio


Alleluia, alleluia.


Lo Spirito del Signore Dio è sopra di me,

mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. (Is 61,1 cit in Lc 4,14)


Alleluia.


Vangelo

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.

+Dal Vangelo secondo san Giovanni

Gv 1,6-8.19-28


Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

Questa è la testimonianza di Giovanni,

quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo:

«Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».

Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».

Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei.

Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».

Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.


Parola del Signore



Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete!

Ecco il vostro Dio. Egli viene a salvarvi». (Cfr. Is 35,4)


In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete:

a lui non sono degno di slegare il legaccio del sandalo. (Gv 1,26-27)

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