domenica 30 marzo 2025

IV Domenica di Quaresima (Laetare), leggiamo il Vangelo: la parabola del Figliol Prodigo, “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te”. (Luca 15,1-3.11-32) 30 Marzo 2025

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DOMENICA 30 MARZO 2025

IV DOMENICA DI QUARESIMA 

Domenica Laetare 

Rallegrati, Gerusalemme,

e voi tutti che l’amate radunatevi.

Sfavillate di gioia con essa,

voi che eravate nel lutto.

Così gioirete e vi sazierete al seno delle sue consolazioni. (Cf. Is 66,10-11)


Prima Lettura

Il popolo di Dio, entrato nella terra promessa, celebra la Pasqua.

Dal libro di Giosuè

Gs 5,9a.10-12

 

In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho allontanato da voi l’infamia dell’Egitto».

Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico.

Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, àzzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno.

E a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessò. Gli Israeliti non ebbero più manna; quell’anno mangiarono i frutti della terra di Canaan.


Parola di Dio.

 


Salmo Responsoriale

Dal Sal 33 (34)

R. Gustate e vedete com'è buono il Signore.


Benedirò il Signore in ogni tempo,

sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore:

i poveri ascoltino e si rallegrino. R.

 

Magnificate con me il Signore,

esaltiamo insieme il suo nome.

Ho cercato il Signore: mi ha risposto

e da ogni mia paura mi ha liberato. R.

 

Guardate a lui e sarete raggianti,

i vostri volti non dovranno arrossire.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta,

lo salva da tutte le sue angosce. R.

 


Seconda Lettura

Dio ci ha riconciliati con sé mediante Cristo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

2Cor 5,17-21

 

Fratelli, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove.

Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione.

In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.

Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.


Parola di Dio.

 

Lode e onore a te, Signore Gesù!


Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò:

Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te. (Lc 15,18)


Lode e onore a te, Signore Gesù!


Vangelo

Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.


+Dal Vangelo secondo san Luca

Lc 15,1-3.11-32

 

In quel tempo, si avvicinavano Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.

Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».


Parola del Signore.

 


Figlio, bisognava far festa e rallegrarsi,

perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita,

era perduto ed è stato ritrovato. (Lc 15,32)

 


Gerusalemme è costruita come città salda e compatta.

È là che salgono le tribù, le tribù del Signore,

secondo la legge d’Israele,

per lodare il nome del Signore. (Cf. Sal 121,3-4)

domenica 23 marzo 2025

III Domenica di Quaresima, leggiamo il Vangelo: «Io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». (Luca 13,1-9) 23 Marzo 2025

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Domenica 23 Marzo 2025

III DOMENICA DI QUARESIMA


I miei occhi
sono sempre rivolti al Signore,
perché libera dal laccio i miei piedi.
Volgiti a me
e abbi misericordia, Signore,
perché sono povero e solo.
Sal 24,15-16


Prima Lettura
Io-Sono mi ha mandato a voi.

Dal libro dell'Èsodo
Es 3,1-8a.13-15 

In quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb.

L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava.

Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.

Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele».

Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa risponderò loro?».

Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione».

Parola di Dio


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 102 (103)

R. Il Signore ha pietà del suo popolo.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R.

Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele. R.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono. R.


Seconda Lettura

La vita del popolo con Mosè nel deserto
è stata scritta per nostro ammonimento.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 10,1-6.10-12 

Non voglio che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto.

Ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono.

Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro, e caddero vittime dello sterminatore. Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.


Parola di Dio

 Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Convertitevi, dice il Signore,
il regno dei cieli è vicino.
 
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!


Vangelo

Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.


+ Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,1-9 

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».

Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Parola del Signore



«Se non vi convertite, perirete tutti», dice il Signore. (Lc 13,5)
 
 
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83,4-5)

domenica 16 marzo 2025

II Domenica di Quaresima, leggiamo il Vangelo: La Trasfigurazione di Gesù «Questi è il Figlio mio, l’Eletto; ascoltatelo!». (Luca 9,28b-36) 16 Marzo 2025

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 DOMENICA 16 MARZO 2025

II DOMENICA DI QUARESIMA


Ricordati, Signore, della tua misericordia

e del tuo amore che è da sempre.

Non trionfino su di noi i nemici.

Da ogni angoscia salvaci, Dio d’Israele. (Cf. Sal 24, 6.2.22)


Prima Lettura

Dio stipula l'alleanza con Abram fedele.

Dal libro della Gènesi

Gen 15,5-12.17-18

 

In quei giorni, Dio condusse fuori Abram e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.

E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo».

Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.

Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono.

Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:

«Alla tua discendenza

io do questa terra,

dal fiume d’Egitto

al grande fiume, il fiume Eufrate».


Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale

Dal Sal 26 (27)

R. Il Signore è mia luce e mia salvezza.


Il Signore è mia luce e mia salvezza:

di chi avrò timore?

Il Signore è difesa della mia vita:

di chi avrò paura? R.

 

Ascolta, Signore, la mia voce.

Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!

Il mio cuore ripete il tuo invito:

«Cercate il mio volto!».

Il tuo volto, Signore, io cerco. R.

 

Non nascondermi il tuo volto,

non respingere con ira il tuo servo.

Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,

non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. R.

 

Sono certo di contemplare la bontà del Signore

nella terra dei viventi.

Spera nel Signore, sii forte,

si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R.


Seconda Lettura

Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fil 3,17-4,1

 

Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.

La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.

Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!


Pariola di Dio.


Lode e onore a te, Signore Gesù!


Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:

«Questi è il mio Figlio, l'amato: ascoltatelo!». (Cf. Mc 9,7)


Lode e onore a te, Signore Gesù!


Vangelo

Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.


+Dal Vangelo secondo san Luca

Lc 9,28b-36

 

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.

Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.

Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.

Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».

Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.


Parola del Signore.

 


Questi è il Figlio mio, l’amato:

in lui ho posto il mio compiacimento.

Ascoltatelo. (Mt 17,5)

domenica 9 marzo 2025

Buona Domenica, leggiamo il Vangelo: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l’uomo"». (Luca 4,1-13) 9 Marzo 2025

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Domenica 09 Marzo 2025

I DOMENICA DI QUARESIMA 


Mi invocherà e io gli darò risposta;

nell’angoscia io sarò con lui, lo libererò e lo renderò glorioso.

Lo sazierò di lunghi giorni e gli farò vedere la mia salvezza. (Sal 90,15-16)


Prima Lettura

Professione di fede del popolo eletto.

Dal libro del Deuteronòmio

Dt 26,4-10

 

Mosè parlò al popolo e disse:

«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani

e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Araméo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».


Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 90 (91)


R. Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.


Chi abita al riparo dell’Altissimo

passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.

Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,

mio Dio in cui confido». R.

 

Non ti potrà colpire la sventura,

nessun colpo cadrà sulla tua tenda.

Egli per te darà ordine ai suoi angeli

di custodirti in tutte le tue vie. R.

 

Sulle mani essi ti porteranno,

perché il tuo piede non inciampi nella pietra.

Calpesterai leoni e vipere,

schiaccerai leoncelli e draghi. R.

 

«Lo libererò, perché a me si è legato,

lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.

Mi invocherà e io gli darò risposta;

nell’angoscia io sarò con lui,

lo libererò e lo renderò glorioso. R.

 

Seconda Lettura

Professione di fede di chi crede in Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Rm 10,8-13

 

Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.

Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso. Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».


Parola di Dio.

 

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

 

Non di solo pane vivrà l'uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. (Mt 4,4)

 

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

 

Vangelo

Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.

+Dal Vangelo secondo san Luca

Lc 4,1-13

 

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l’uomo"».

Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"».

Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"».

Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.


Parola del Signore.



Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino;

convertitevi e credete nel Vangelo. (Mc 1,15)

mercoledì 5 marzo 2025

Mercoledì delle Ceneri, leggiamo il Vangelo: "Quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto." (Matteo 6,1.16-18) 5 Marzo 2025

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MERCOLEDÌ 5 MARZO 2025

MERCOLEDÌ DELLE CENERI


(Al termine del Carnevale segue un periodo sacro di 40 giorni che prepara alla Pasqua, il cosiddetto periodo di Quaresima. La Quaresima, che nella tradizione deve essere vissuta con austerità e privazione da ogni divertimento, inizia con il "Mercoledì delle Ceneri"Possiamo approfondire il significato di questo rito a questo link: 
Mercoledì delle Ceneri)


Tu ami tutte le tue creature, Signore,
e nulla disprezzi di ciò che hai creato;
tu dimentichi i peccati di quanti si convertono
e li perdoni, perché tu sei
il Signore nostro Dio. 
(Cfr Sap 11,23-26)


PRIMA LETTURA

Laceratevi il cuore e non le vesti.

Dal libro del profeta Gioele
Gl 2,12-18

Così dice il Signore:
«Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso,
lento all'ira, di grande amore,
pronto a ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda
e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libazione per il Signore, vostro Dio.

Suonate il corno in Sion,
proclamate un solenne digiuno,
convocate una riunione sacra.
Radunate il popolo,
indite un'assemblea solenne,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l'altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
«Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al ludibrio
e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
«Dov'è il loro Dio?».

Il Signore si mostra geloso per la sua terra
e si muove a compassione del suo popolo.

Parola di Dio



SALMO RESPONSORIALE
Dal Sal 50 (51)

R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto. R.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mia labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. R.


SECONDA LETTURA

RICONCILIATEVI CON DIO. ECCO ORA IL MOMENTO FAVOREVOLE.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
2Cor 5,20 - 6,2

Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta . Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.

Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:
«Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».
 Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

Parola di Dio


Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.


+Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,1-6.16-18

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.

Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Parola del Signore


Chi medita giorno e notte
sulla legge del Signore,
al tempo opportuno porterà il suo frutto. (Sal 1,2-3)


«Prega il Padre tuo nel segreto
ed egli ti ricompenserà». (Mt 6,6)

domenica 2 marzo 2025

Buona Domenica, leggiamo il #Vangelo: "Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono." (Luca 6,39-45) 2 Marzo 2025

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DOMENICA 2 MARZO 2025

VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 


Il Signore è il mio sostegno,

mi ha portato al largo,

mi ha liberato perché mi vuol bene. (Cf. Sal 17,19-20)


Prima Lettura

Non lodare nessuno prima che che abbia parlato.

Dal libro del Siracide

Sir 27,5-8, (NV) [gr. 27,4-7]


Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti;

così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti.

I vasi del ceramista li mette a prova la fornace,

così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo.

Il frutto dimostra come è coltivato l'albero,

così la parola rivela i pensieri del cuore.

Non lodare nessuno prima che abbia parlato,

poiché questa è la prova degli uomini.


Parola di Dio.


Salmo Responsoriale

Dal Sal 91 (92)

R. E' bello rendere grazie al Signore.


E' bello rendere grazie al Signore

e cantare al tuo nome, o Altissimo,

annunciare al mattino il tuo amore,

la tua fedeltà lungo la notte. R.


Il giusto fiorirà come palma,

crescerà come cedro del Libano;

piantati nella casa del Signore,

fioriranno negli atri del nostro Dio. R.


Nella vecchiaia daranno ancora frutti,

saranno verdi e rigogliosi,

per annunciare quanto è retto il Signore,

mia roccia: in lui non c'è malvagità. R.


Seconda Lettura

Ci ha dato la vittoria per mezzo di Gesù Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

1Cor 15,54-58


Fratelli, quando questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura:

«La morte è stata inghiottita nella vittoria.

Dov'è, o morte, la tua vittoria?

Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?»

Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!

Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.


Parola di Dio.


Alleluia, alleluia.


Risplendete come astri nel mondo,

tenendo salda la parola di vita. (Fil 2,15d.16a)


Alleluia. 


Vangelo

La bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.


+Dal Vangelo secondo san Luca

Lc 6,39-45


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:

«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.

Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.

Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».


Parola del Signore.


 

Canterò al Signore, che mi ha beneficato,

e loderò il nome del Signore Altissimo. (Cf. Sal 12,6)


Ecco, io sono con voi tutti i giorni,

sino alla fine del mondo. (Mt 28,20)


Togli prima la trave dal tuo occhio:

così vedrai bene per togliere la pagliuzza

dall’occhio del tuo fratello. (Cf. Lc 6, 42)

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