martedì 3 gennaio 2017

I Dogmi Mariani - Premessa

I DOGMI MARIANI

Cos'è un dogma? 


Il dogma (dal greco δόγμα, dógma, proveniente a sua volta dal verbo δοκω, doko del greco antico) è una verità di fede insegnata dalla Chiesa come rivelata da Dio.
  • Può essere un insegnamento proposto in maniera costante ed universale dal Collegio episcopale, successore del collegio apostolico, in comunione con il papa, nel qual caso si parla di Magistero ordinario; 
  • oppure può trattarsi di insegnamenti definiti in forma straordinaria da un Concilio ecumenico in comunione con il papa o dal solo papa che si avvale del suo potere d'infallibilità, e in tal caso si parla di Magistero straordinario.
Il dogma non è una speculazione filosofico - teologica astratta e inattuale. Esso è un pronunciamento autentico del Magistero, che intende evitare interpretazioni spurie della Sacra Scrittura e della tradizione della Chiesa e respinge con autorità concezioni false ed erronee. Il dogma in quanto affermazione di fede è in definitiva la risposta della Chiesa alla Rivelazione Divina. E’ una interpretazione della verità rivelata. C’è, dunque, un legame organico tra i dogmi e la nostra vita di fede: «I dogmi sono luci nel cammino della nostra fede, lo rischiarano e lo rendono sicuro».

Dopo l’ascensione di Gesù e la venuta dello Spirito Santo, la Chiesa è guidata alla comprensione e all’approfondimento della verità dallo Spirito Santo, «Spirito di verità». Infatti: «La Chiesa riconosce la propria capacità di proclamare la fede, sotto l’egida dello Spirito e della Parola, in modo autorevole e vincolante ad ogni generazione credente come servizio e testimonianza alla Verità. I dogmi sono queste proclamazioni».

La storia dei dogmi.

Sin dall’antichità la parola greca “dogma” ha indicato, fra l’altro, “decisione”, “decreto”. Quando Paolo e Sila giunsero a Salonicco e annunciarono la messianicità di Gesù nella sinagoga della città, alcuni facinorosi li accusarono davanti ai magistrati di aver contravvenuto ai “dogmi” (e cioè ai “decreti”) dell’imperatore romano “affermando che c’è un altro re, Gesù” (At 17,7). Nella Chiesa antica e nel medioevo la parola dogma veniva usata indifferentemente come sinonimo di esposizione, dottrina, confessione di fede, articolo di fede. Soprattutto a partire dal Concilio Vaticano I (1870), nel linguaggio sia del magistero sia della teologia, il termine “dogma” ha acquistato un significato forte e univoco. Esso indica una dottrina che la chiesa propone di credere come divinamente rivelata sia con un giudizio solenne, sia nel suo magistero ordinario e universale. Si tratta quindi di una indicazione importante su una verità di fede, che esige il nostro incondizionato assenso e la nostra obbedienza cordiale.

I primi “dogmi”, e cioè i primi importanti pronunciamenti magisteriali su questioni di fede, riguardano la verità su Dio Trinità e su Gesù Cristo. Furono solennemente enunciati nei primi sette Concili Ecumenici, dal Nicea I (325 d.C.) al Nicea II (787 d.C.). Si tratta di dogmi “antiereticali”, perché sono pronunciamenti che rigettano le eresie del tempo. Ad esempio, nel primo Concilio Ecumenico di Nicea si proclama il dogma della divinità di Gesù Cristo, Figlio incarnato “consustanziale” al Padre. Tale verità divina rivelata viene riaffermata solennemente contro il presbitero alessandrino Ario, che la negava.

I dogmi mariani.

Nel corso dei secoli, talvolta tra lotte e vicende drammatiche, il Magistero conciliare o pontificio ha definito quattro dogmi mariani:

  • I primi due “dogmi” mariani,sono conciliari e riguardano la divina maternità di Maria, proclamata solennemente ad Efeso nel 431, e la sua perpetua verginità, riaffermata al Concilio di Costantinopoli II nel 553. 
  • Gli altri due dogmi mariani, più recenti, hanno, invece, carattere “dossologico”. Essi esaltano alcune peculiarità esemplari della straordinaria figura di Maria, la madre di Gesù, la quale è “Immacolata” (1854: Pio IX) e “Assunta” (1950: Pio XII). Vengono anche chiamati “papali”, perché proclamati non da un Concilio, ma dal Papa.

Aggiungiamo subito tre precisazioni.

  1. La prima riguarda l’esistenza di altre verità dottrinali mariane, altrettanto importanti e altrettanto riconosciute dal magistero ordinario della Chiesa e celebrate nella preghiera liturgica, che non sono state proclamate solennemente. Si veda, ad esempio, il titolo di Maria “mediatrice” e, come aggiunge il Concilio, “avvocata, socia, ausiliatrice” (cf. Lumen Gentium n. 62).
  2. La seconda precisazione riguarda i contenuti dei dogmi mariani antichi e recenti, che non sono “invenzioni” tardive della Chiesa, ma verità esistenti esplicitamente o implicitamente nella Sacra Scrittura e nella tradizione viva della Chiesa sia orientale sia occidentale. Esse vengono “dogmatizzate”, e cioè solennemente riaffermate in un determinato momento storico, sia per contrastare qualche eresia, sia per magnificare le “grandi cose” che l’Onnipotente ha operato in Maria (cf. Lc 1,49). Si tratta insomma di qualcosa di simile a quanto capita nella scienza. In astronomia, ad esempio, si scoprono continuamente astri nuovi, che ovviamente esistevano già prima di essere individuati da noi. Lo sviluppo scientifico, attraverso potenti telescopi, permette ora di vederli. Così, per i dogmi mariani. Essi esistono già nella coscienza di fede della Chiesa. Tuttavia, in un determinato momento della storia, urge un loro pronunciamento solenne e autoritativo, perché la comunità ecclesiale è chiamata o a rifiutare una interpretazione errata o a prendere maggiormente coscienza di un particolare aspetto del mistero di Maria.
  3. Un terzo e ultimo chiarimento riguarda i due dogmi mariani papali – Immacolata e Assunta – che hanno richiesto una triplice condizione: un diffuso movimento di opinione nella Chiesa; l’impulso del magistero pontificio; l’apporto qualificato dei teologi.

Nei link seguenti presenteremo durante le prossime settimane i quattro dogmi mariani:

1. Maria Madre di Dio (martedì 10 gennaio 2017)
2. Maria sempre Vergine (martedì 17 gennaio 2017)
3. Immacolata Concezione (martedì 24 gennaio 2017)
4. Assunzione di Maria (martedì 31 gennaio 2017)

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