sabato 26 marzo 2011

Messaggio di Medjugorje - 25 Marzo 2011

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Messaggio di Medjugorje
25 Marzo 2011

 
"Cari figli, oggi in modo particolare desidero invitarvi alla conversione. Da oggi inizi una vita nuova nel vostro cuore. Figli, desidero vedere il vostro “si” e che la vostra vita sia il vivere con gioia la volontà di Dio in ogni momento della vostra vita. Oggi in modo particolare Io vi benedico con la mia benedizione materna di pace, d’amore e d’unione nel mio cuore e nel cuore del mio figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Per approfondimenti: http://www.radiomaria.it/

lunedì 21 marzo 2011

Messaggio annuale a Mirjana - 18 Marzo 2011

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Messaggio annuale a Mirjana
18 Marzo 2011

"Cari figli! Io sono con voi nel nome dell’Amore più grande, nel nome del buon Dio che si è avvicinato a voi attraverso mio Figlio e vi ha dimostrato il vero amore. Io desidero guidarvi sulla via di Dio. Desidero insegnarvi il vero amore, che gli altri lo vedano in voi, che voi lo vediate negli altri, che siate fratelli a loro e che gli altri vedano in voi il fratello misericordioso. Figli miei, non abbiate paura ad aprirmi i vostri cuori. Io con amore materno vi dimostrerò che cosa aspetto da ciascuno di voi, che cosa aspetto dai miei apostoli. Incamminatevi con Me. Vi ringrazio."


Per il Commento di Padre Livio come sempre vi invito a visitare il sito di Radio Maria

martedì 15 marzo 2011

Il Santo Rosario

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Presento qui una preghiera semplice ma molto efficace nel nostro cammino spirituale quotidiano. Pregare i 15 misteri o tutto il Rosario significa essere vicini ai misteri della vita di Gesù, ai misteri della Redenzione, ai misteri della vita di Maria. 



Così si esprimeva papa Giovanni Paolo II nella sua lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae del 2002.
« Il Rosario della Vergine Maria, sviluppatosi gradualmente nel secondo Millennio al soffio dello Spirito di Dio, è preghiera amata da numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero. Nella sua semplicità e profondità, rimane, anche in questo terzo Millennio appena iniziato, una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità. Essa ben s'inquadra nel cammino spirituale di un cristianesimo che, dopo duemila anni, non ha perso nulla della freschezza delle origini, e si sente spinto dallo Spirito di Dio a « prendere il largo » («duc in altum!») per ridire, anzi 'gridare' Cristo al mondo come Signore e Salvatore, come « la via, la verità e la vita » (Gv 14, 6), come « traguardo della storia umana, il fulcro nel quale convergono gli ideali della storia e della civiltà ». »
La preghiera consiste in cinque serie di dieci Ave Maria unite alla meditazione dei Misteri (eventi, momenti o episodi significativi) della vita di Cristo e di Maria. Il nome significa "corona di rose", con riferimento al fiore mariano per eccellenza, simbolo della stessa Ave Maria. La versione integrale della devozione, oggi poco diffusa, prevede la contemplazione di tutti i venti misteri e quindi la recita, tra l'altro, di duecento avemarie (prima dell'aggiunta dei cinque Misteri Luminosi, nel 2002, si contavano quindici poste per complessive centocinquanta avemarie). La Madonna del Santo Rosario è venerata nel Pontificio Santuario di Pompei.


"La Santissima Vergine in questi ultimi tempi in cui noi viviamo ha dato una nuova efficacia alla recita del Rosario tale che non c'è nessun problema, non importa quanto difficile possa essere, o temporale o soprattutto spirituale, nella vita personale di ciascuno di noi, delle nostre famiglie...che non possa essere risolto col Rosario. Non c'è nessun problema, vi dico, non importa quanto può essere difficile, che noi non possiamo risolvere con la preghiera del Rosario."

Suor Lucia dos Santos
 (Messaggio a Ivan del 14 agosto 1984: «Vorrei che tutta la gente pregasse in questi giorni con me più che può. Che digiuni severamente di mercoledì e di venerdì e che preghi ogni giorno il Rosario, meditando i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi».)
La Madonna è apparsa a Ivan nella sua casa dopo la preghiera. Questa era una apparizione straordinaria. Lui non aspettava la Madonna. Ma dopo la preghiera è apparsa ed ha chiesto che in questo tempo tutti digiunino due giorni la settimana, che tutti preghino tutto il Rosario, ogni giorno. Allora tutte le tre parti del Rosario. Questo significa: parte gioiosa, dolorosa e gloriosa.

Che significa pregare il Rosario quindi? Il Rosario è la preghiera biblica meditativa e domandando a noi il Rosario la Madonna vuole che noi ci avviciniamo ai misteri della vita di Gesù e anche della sua vita, che ci avviciniamo ai misteri della Redenzione. Nei Misteri del Rosario viviamo l'essenza dei Vangeli; Se noi non troviamo il tempo e non preghiamo in questo modo siamo in pericolo che la nostra preghiera diventi solo la preghiera delle labbra. La Madonna, allora, domandando che noi contempliamo ogni giorno tutti i misteri che la Chiesa propone nel Rosario, vuole che la vita di Gesù ci parli. E nel momento in cui la parola o un mistero della vita di Gesù o della Madonna comincia a parlarci, comincia la nostra conversione. Questo significa: comincia un cambiamento nella nostra vita, nel nostro comportamento. La Madonna ci ha spiegato in un messaggio perché domanda tante preghiere: 

Ha detto: «Carissimi, ho bisogno ancora delle vostre preghiere. E se qualcuno mi domanda: perché pregare tanto? Vi dico: guardate un po' attorno a voi e vedrete tanti peccati. Pregate perché il mio Figlio abbia a perdonare».

Allora la Madonna ci invita non solo a cambiare la nostra vita, ma anche a pregare, aiutare che i piani del Signore e della Madonna siano realizzati.

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Come si recita il Santo Rosario?


              Inizio
1 -Segno della Croce, dicendo: «O Dio, vieni a salvarmi - Signore, vieni presto in mio aiuto!»;
2 - Gloria al Padre...;
3 - Lodato sempre sia - il Santissimo Nome di Gesù, Giuseppe e Maria;
4 - «Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in Cielo tutte le anime e soccorri specialmente le più bisognose della tua misericordia»;
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Meditazione dei Misteri: Nel (primo) Mistero (gaudioso) si contempla (l'Annunciazione dell'Angelo a Maria); (e così via per ogni Mistero come vedremo fra poco)
1 - Sui grani grossi della Corona: Padre Nostro...; Padre Nostro, che sei nei Cieli, sia santificato il Tuo Nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua Volontà come in Cielo e così in terra, dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male. Amen. 
2 - Sui Grani piccoli; Ave, Maria... (10 volte). Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne è benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, madre di Dio,  prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
3 - Gloria al Padre...; Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
4 - «Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in Cielo tutte le anime e soccorri specialmente le più bisognose della tua misericordia» (Preghiera insegnata da Maria ai pastorelli di Fatima).;
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Conclusione
1 - Si recita la Salve Regina: Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti  in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.;
2 - Si recita un Pater Ave Gloria (Padre Nostro, Ave Maria e Gloria al Padre) per il Santo Padre e le indulgenze per i defunti.
3 - Si recitano le Litanie Lauretane.

Ecco lo schema completo dei 4 misteri del Santo Rosario:




MISTERI GAUDIOSI
(Lunedì e sabato)

I° MISTERO:
L'ANNUNCIO DELL'ANGELO A MARlA
 Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio.

II° MISTERO:
LA VISITA DI MARIA A S. ELISABETTA 
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio.




III° MISTERO:
LA NASCITA DI GESU’ A BETLEMME 
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio.




IV° MISTERO:

LA PRESENTAZIONE DI GESÙ AL TEMPIO 
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio.



V° MISTERO:
GESÙ RITROVATO NEL TEMPIO
Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio. 




Salve Regina.







MISTERI DELLA LUCE 
(Giovedì)



I° MISTERO
GESU’ RICEVE IL BATTESIMO DA GIOVANNI NEL FIUME GIORDANO
Padre nostro, Ave Maria (10 volte). Gloria al Padre, Gesù mio…

II° MISTERO

GESU’ CAMBIA L’ACQUA IN VINO DURANTE UNO SPOSALIZIO A CANA DI GALILEA.  Padre nostro, Ave Maria, (10 volte) Gloria al Padre, Gesù mio.

III° MISTERO GESU’ ANNUNCIA IL REGNO DI DIO E INVITA ALLA FEDE E ALLA CONVERSIONE.

Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria al Padre, Gesù mio.

IV° MISTERO

GESU’ SI TRASFIGURA E MANIFESTA LA SUA GLORIA A TRE DISCEPOLI

Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria al Padre, Gesù mio

V° MISTERO

GESU’ ISTITUISCE L’EUCARESTIA DURANTE L’ULTIMA CENA.

Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria al Padre, Gesù mio, 

Salve Regina.


MISTERI DOLOROSI

(Martedì e venerdì)

MISTERO:

L'AGONIA DI GESÙ NEL GETSEMANI

Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria. Gesù mio.

II° MISTERO:

GESÙ FLAGELLATO ALLA COLONNA

Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio.




III° MISTERO:

GESÙ CORONATO DI SPINE

 Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio.


IV ° MISTERO:

GESU’ PORTA LA CROCE AL CALVARIO

Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio.



V° MISTERO:

LA CROCIFISSIONE E LA MORTE DI GESU’

Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio. 

Salve Regina.






MISTERI GLORIOSI

                                   (Mercoledì e domenica)

I° MISTERO:

LA RISURREZIONE DI GESÙ DA MORTE

Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio.

II° MISTERO:

L’ASCENSIONE DI GESU’ AL CIELO

Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio.



III° MISTERO:

LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO SU MARIA SANTISSIMA E GLI APOSTOLI NEL CENACOLO

Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio.

IV° MISTERO:

MARIA ASSUNTA IN CIELO

Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio.


V° MISTERO:

L'INCORONAZIONE DI MARIA REGINA NELLA GLORIA DEL PARADISO

Padre nostro, Ave Maria (per 10 volte) Gloria, Gesù mio. 

Salve Regina. 


martedì 8 marzo 2011

Mercoledì delle Ceneri

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Mercoledì delle Ceneri


Al termine del Carnevale segue un periodo sacro di 40 giorni che prepara alla Pasqua, il cosiddetto periodo di Quaresima. La Quaresima, che nella tradizione deve essere vissuta con austerità e privazione da ogni divertimento, inizia con il "Mercoledì delle Ceneri". Il giorno delle Ceneri quindi segna la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima, ma cosa significa ricevere le Ceneri?

Ricevere le ceneri sul capo, equivale a riconoscere il male che è in noi, ad esprimere dispiacere, a manifestare il pentimento. Ed è infatti l’atteggiamento “penitenziale” che deve contraddistinguere il cammino cristiano verso la Pasqua. Questo non vuol dire adempiere solo ad una pratica devozionistica, cioè una cosa che facciamo tanto per fare, perchè sono un cristiano e “devo farlo”… Al contrario ci deve essere dentro di noi un deciso orientamento esistenziale, devo operare una “scelta fondamentale”.
Vediamo di capire meglio questa ricorrenza con alcuni semplici punti.

Origini storiche

il_papa_il_mercoledi_delle_ceneri_imagelargeAlla fine del V° secolo la Chiesa inserisce una novità nella celebrazione della Quaresima: il periodo quaresimale non inizia più dalla domenica ma il mercoledì con il rito dell'imposizione delle ceneri sulla testa dei fedeli. Le ceneri rappresentano il segno di penitenza e contrizione per le intemperanze carnevalesche. Il "Mercoledì delle Ceneri", dunque, secondo il rito romano, è il primo giorno della Quaresima. Nel rito ambrosiano, invece, la Quaresima ha ancora inizio la domenica successiva. Il Mercoledì delle Ceneri, dunque, si celebra 46 giorni prima della Pasqua ed è un giorno di digiuno ed astinenza, tenuto conto che nelle cinque domeniche di Quaresima, come in ogni domenica dell’anno, la dimensione festiva prevale decisamente su quella penitenziale (tanto che nelle chiese d’Oriente si ritiene il digiuno incompatibile con la domenica). Il conteggio dei giorni si conclude il sabato che precede il giorno di Pasqua.: in questo modo si ha un periodo di penitenza e digiuno esattamente di 40 giorni.

La celebrazione delle ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del giovedì santo. Nel tempo il gesto dell'imposizione delle ceneri si estende a tutti i fedeli e la riforma liturgica ha ritenuto opportuno conservare l'importanza di questo segno.

Giovanni Paolo II qualche anno fa introdusse il Mercoledì delle Ceneri con queste parole:
"Oggi la Chiesa indìce il Digiuno dei Quaranta Giorni. Lo fa a ricordo del digiuno di Cristo Signore, che, in questo modo, si preparò alla sua pubblica attività messianica. La Chiesa indìce la Quaresima come periodo di preparazione alla solennità di Pasqua. E la Pasqua - passione, morte e risurrezione - costituisce l’adempimento della missione messianica di Gesù di Nazaret. La Chiesa inizia il digiuno dei quaranta giorni da oggi, mercoledì delle Ceneri. In questo giorno, limitando al minimo il consumo dei cibi, tutti chiniamo il nostro capo, perché il sacerdote vi deponga le ceneri. Ciò corrisponde a un’antichissima tradizione del popolo di Dio, che ha il suo inizio nell’Antico Testamento."
Una simbologia che ha radici antiche


La simbologia delle ceneri è ricca di risonanze bibliche. Abramo, in quella pagina in cui osa rivolgersi a Dio e “mercanteggiare” con lui la sorte degli abitanti di Sodoma, ricorda con umiltà di non essere altro che “polvere e cenere” (Gen 3,19); con la stessa espressione anche Giobbe riconosce la debolezza e la fragilità della condizione umana (Gb 30,19). La cenere è anche segno di pentimento: il re di Ninive, quando viene a sapere della minaccia di Dio, si copre di sacco e si mette a sedere sulla cenere (Gio 3,6); anche Giuditta invita tutto il popolo a cospargersi il capo di cenere, vestire di sacco e alzare le mani per supplicare il Signore (Gdt 4,11).


Questi due significati sono espressi anche dalle formule che accompagnano il gesto di imposizione delle ceneri: “Ricordati che sei polvere, e in polvere ritornerai” (Gen 3,19) dice la fragilità, la precarietà dell’uomo;
“Convertiti e credi al Vangelo” sottolinea l’aspetto positivo della Quaresima, la disponibilità ad intraprendere un cammino di conversione e a lasciarsi riconciliare con Dio (2Cor 5,20).
Ivan Kramskoy. Christ in the desert. 1872.«Con questo rito penitenziale sorto dalla tradizione biblica e conservato nella consuetudine ecclesiale fino a i nostri giorni, viene indicata la condizione dell’uomo peccatore che confessa esternamente la sua colpa davanti a Dio ed esprime così la volontà di una conversione interiore, nella speranza che il Signore sia misericordioso verso di lui. Attraverso questo stesso segno inizia il cammino di conversione, che raggiungerà la sua meta nella celebrazione del sacramento della penitenza nei giorni prima della Pasqua» (Paschalis solemnitatis n. 21)
Con il segno penitenziale delle Ceneri, sorto nella tradizione biblica e conservato dalla chiesa, riconosciamo di essere bisognosi del perdono di Dio ed esprimiamo la nostra fiducia nella sua misericordia; Egli si getta dietro le spalle i nostri peccati e ci reintegra nella comunione con lui. Il segno della cenere sul nostro capo sia il segno della risolutezza del nostro cammino di conversione nelle scelte del nostro quotidiano, nelle nostre relazioni interpersonali, nella nostra appartenenza alla comunità cristiana.

Il rito


Le ceneri che vengono usate nella celebrazione del mercoledì sono ottenute bruciano le palme e gli ulivi benedetti l'anno prima nel corso della "Domenica delle Palme". Il sacerdote, al momento dell'imposizione delle ceneri, pronunciava questa frase: "ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai" oggi sostituita da "Convertitevi e credete al Vangelo".


cenereDobbiamo insieme inchinare il nostro capo, sul quale la mano del sacerdote poserà le ceneri. Ognuno di noi ascolterà in quel momento le parole che riassumono il significato del mercoledì delle Ceneri.
La liturgia delle Ceneri si esprime in due brevi formule della Sacra Scrittura.
  • La prima formula: “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai”, tolta dal Libro della Genesi (cf. Gen 3, 19)
  • La seconda formula: “Convertitevi e credete al Vangelo”, secondo il testo di san Marco (Mc 1, 15).
Ognuna di queste formule ha un contenuto proprio. Ognuna costituisce una particolare sintesi. La Chiesa vuole che noi accettiamo, all’inizio della Quaresima, la verità che è contenuta in entrambe le formule del rito liturgico. Accettiamo dunque la verità sulla morte, sulla caducità dell’uomo nel mondo temporale. E accettiamo al tempo stesso la verità sulla Vita, che oltrepassa la dimensione della temporaneità: sulla vita eterna in Dio, alla quale ci introduce Cristo. Ed accettiamo, sulla base di questa duplice verità, la chiamata alla conversione. Riassumendo: L'uso delle ceneri ha un duplice significato teologico: per prima cosa rappresentano il segno della debole e fragile condizione dell'uomo. In secondo luogo la cenere rappresenta anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un cammino verso Dio

Il rito della benedizione e imposizione delle ceneri può essere inserito anche in una celebrazione non eucaristica. In questo caso esso è preceduto da una liturgia della Parola (secondo lo schema della Messa: canto iniziale, orazione, letture, omelia) e seguito dalla preghiera dei fedeli.

Il digiuno

Al segno delle ceneri è legata la pratica del digiuno: il Mercoledì delle Ceneri è l’unico giorno, insieme al Venerdì Santo, di digiuno e astinenza, come segno di vera conversione, per affrontare vittoriosamente la tentazione e la lotta contro il male.
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Mt 6,1-6.16-18) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
GESU' CRISTO DISCORSO MONTAGNA«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Si tratta di un cammino nuovo di accesso al cuore di Dio che si apre davanti a noi. Gesù, per assicurarci interiormente, non chiede ciò che noi facciamo per Dio, bensì ciò che Dio fa per noi. L'elemosina, la preghiera ed il digiuno non sono soldi per comprare il favore di Dio, ma sono la risposta di gratitudine all'amore ricevuto e sperimentato.





Fonti:
Vatican.va

venerdì 4 marzo 2011

Messaggio a Mirjana - 2 Marzo 2011

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Messaggio a Mirjana
2 Marzo 2011



"Cari figli, il mio Cuore materno soffre grandemente mentre guardo i miei figli che ostinatamente mettono ciò che è umano davanti a ciò che è Divino, i miei figli che, nonostante tutto ciò che li circonda e nonostante tutti i segni che vengono loro inviati, pensano di poter camminare senza mio Figlio. Non possono! Camminano verso la perdizione eterna. Perciò raduno voi che siete disposti ad aprirmi il vostro cuore, che siete disposti ad essere apostoli del mio amore, perché mi aiutiate, perché vivendo l’amore di Dio siate un esempio per coloro che non lo conoscono. Che il digiuno e la preghiera vi diano forza in questo ed io vi benedico con la benedizione materna nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Vi ringrazio".

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